CORONAVIRUS: il credito d'imposta canone di locazione è UNA TRUFFA

CI STANNO PRENDENDO PER I FONDELLI!?

Il credito d’imposta non si applica alle attività che sono state identificate come essenziali

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la risoluzione n. 13/e/2020 con la quale fornisce i primi chiarimenti sul credito d’imposta (articolo 65 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18) per il canone di locazione del mese di marzo, relativo agli immobili rientranti nella categoria catastale C/1 “negozi e botteghe”.

L’articolo 65 prevede che “Al fine di contenere gli effetti negativi derivanti dalle misure di prevenzione e contenimento connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19, ai soggetti esercenti attività d’impresa è riconosciuto, per l’anno 2020, un credito d’imposta nella misura del 60 per cento dell’ammontare del canone di locazione, relativo al mese di marzo 2020, di immobili rientranti nella categoria catastale C/1,  “negozi e botteghe” (il credito d’imposta non si applica alle attività che sono state identificate come essenziali, di cui agli allegati 1 e 2 del D.P.C.M. 11 marzo 2020 ed è utilizzabile, esclusivamente, in compensazione).

Che significa?

In parole povere, tutti coloro che hanno un locale in affitto, che rientra nei pilastri detti sopra, può richiedere un credito di imposta. Cioè, andrai ugualmente a pagare la tua locazione, ma quando sarai a versare le tasse, ti verrà sottratto il 60% di quel versamento.

 

Locazione 1000€ al mese

60% di 1000€ = 600

 

Totale tasse anno 2020 = 5000€

Tasse – Contributo = 5000 – 600 = 4400€

 

Questo poteva anche funzionare, se non che il contributo è elargito solamente alle aziende che hanno in affitto immobili in categoria C1 e cioè Negozi e Botteghe.
Quindi, coloro che hanno dei magazzini, ma non possono lavorare, coloro che hanno delle botteghe artigiane (C3 arti e mestieri), NON POSSONO USUFRUIRE DEL CONTRIBUTO.

 

Tanto per chiarire: L’ITALIA È FONDATA DA PICCOLE E MEDIE IMPRESE ARTIGIANE. Da centinaia di anni, questo è sempre stato il nostro valore aggiunto, il tratto distintivo che ci ha permesso di differenziarci e di far conoscere il made in Italy nel mondo come prodotto eccellente senza eguali.

 

Ma allora perché non tutelare queste imprese artigiane?

Perché non elargire il contributo a tutti coloro che hanno locazioni aziendali?

Un artigiano che ha un affitto di 1000€ al mese (affitto come immobile di categoria C3), allora non potrà usufruire dello stesso contributo, pur essendo obbligato a chiudere, a perdere fatturato e molto probabilmente a fallire!

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